Stop alle sanatorie per il fisco locale

Stop alle sanatorie per il fisco locale

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La commissione dedicata al fisco di Comuni, Città, Province e Regioni ha sintetizzato in due decreti legislativi la nuova disciplina dei tributi e la revisione del federalismo fiscale. Le proposte emerse intendono promuovere il versamento spontaneo dei tributi, migliorare la gestione delle controversie fiscali e rafforzare la lotta all'evasione. Le modifiche più sostanziali si concentrano in 36 articoli che mirano a uniformare il sistema fiscale dei territori alle pratiche nazionali

AVVISI BONARI

Fra le proposte spicca l'introduzione di avvisi bonari prima di procedere alla riscossione coattiva.

 L'incentivazione alla regolarizzazione va presa seriamente perchè si prevede:

  •  una drastica riduzione dei tempi per l'accertamento esecutivo in caso di atti impugnati;
  •  l'introduzione di sanatorie autonome. 

La revisione del federalismo fiscale prevede:

  • la compartecipazione all'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) per finanziare province e città metropolitane;
  • l'ipotesi della tassa d'imbarco nei porti e negli aeroporti a beneficio delle città. 

Questa revisione è legata a un calendario serrato, uno degli obiettivi è rispettare i termini stabiliti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) entro la fine dell'anno. 

SANATORIE ECCEZIONALI

La delega fiscale concede agli enti territoriali la facoltà di introdurre definizioni agevolate in modo autonomo, anche quando le normative nazionali non lo prevedono. Viene accentuato l'utilizzo di strumenti di rottamazione, saldi e stralci, nonché sanatorie per ridurre sanzioni, interessi e, talvolta, anche le imposte stesse. Le restrizioni all'uso di questi strumenti sono altrettanto chiare: le sanatorie sono da limitare a casi eccezionali e a periodi di tempo circoscritti, senza consentire la rinuncia completa al credito da parte dell'ente territoriale.

COOPERAZIONE TRA LE AUTORITÀ FISCALI E I CONTRIBUENTI

Gli enti locali possono inviare comunicazioni bonarie per agevolare la regolarizzazione dei versamenti in ritardo, parziali o mancati, con sanzioni ridotte al 10%. Possono emettere lettere di compliance alle quali i contribuenti possono rispondere entro 30 giorni.

L'applicazione pratica di queste disposizioni sarà determinata dalle amministrazioni e dagli organi di controllo ai quali sarà offerta assistenza, consulenza legale e incentivi per favorire la conformità tributaria. 

LOTTA ALL'EVASIONE

Per chi incappa in irregolarità definitivamente accertate rischia di vedersi negare licenze, autorizzazioni, concessioni, o i loro rinnovi, a patto che sia previsto per legge (Regioni) o regolamento (enti locali). Sull’accertamento esecutivo, più facile grazie all’interoperabilità delle banche dati, si ipotizza di dimezzare a 60 giorni (30 se a riscuotere è direttamente l’ente creditore) della sospensione della riscossione.

La proposta è di alzare il premio dal 50 all’80% del maggior riscosso grazie all’intervento locale.
 

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