4 miliardi per aiutare i Comuni in crisi
Per aiutare i comuni messiin crisi dall'ultima legge dibilancio (oltre ai decreti anti-crisi satellite) si è stabilita una somma di3,97 miliardi di euro in aiuti statali, che saranno spalmati nel corso di piùanni. Con questo sostanzioso aiuto si dovrebbe permettere a tutti i comuni indifficoltà di stare al passo con le richieste di progetti e investimenti volutidal PNRR.
Il 31 marzo hanno ottenuto il via libera della conferenzaStato-Città, gli allegati ai due decreti di Viminale e Ministero dell'Economia edelle Finanze in cui sono state riportare le principali cifre destinate ad ogniComune. Oltre a questi, la volontà del Governo di sorreggere i bilanci deglienti di area vasta attraverso fondi, ha portato all'attivazione di unprovvedimento atto a distribuire fondi e contributi alla finanza pubblica,basandosi sul meccanismo di fabbisogno standard, alle Province e cittàmetropolitane.
Sono due i fondi costituiti per i Comuni indifficoltà, dai decreti supervisionati da Laura Castelli, viceministraall'Economia. Uno dei fondi è destinato alle quattro grandi città in preda all'enormedisavanzo sono Napoli, Palermo, Reggio Calabria e Torino. Queste si vedrannoaggiungere alle proprie casse, 2,67 miliardi spalmati in 20 anni, ma con una fortespinta iniziale (si parla di 1,1 miliardo tra il 2022 e il 2027). L'altro fondosi occuperò di aiutare i circa 130 comuni che si trovano in pre-dissesto, incondizioni di bassa capacità fiscale e con un elevato "indice di vulnerabilitàsociale e materiale". Quest'ultimo è utilizzato dall'Istat per stabilire le difficoltà di un territorio. Sono 450 imilioni distribuiti tra questo e il prossimo anno ai comuni in pre-dissesto.
Il valore complessivodi tali fondi è quindi di circa 3,12 miliardi, ma quello totale deisupporti raggiunge i 3,97 miliardi, se si considerano i 150 milioni una tantumper le quattro città distribuiti lo scorso anno, e i 660 milioni per gli entipiù colpiti della norma, risultata incostituzionale, che consentiva ripianare iprestiti statali dal 2013 in 30 anni, per le fatture ai fornitori.
Cifre molto importanti (per un PNRR non privo di ostacoli),soprattutto quelle destinate alle città metropolitane, su cui spiccano Napoli eTorino, a cui verranno dati aiuti per 1,231 e 1,12 miliardi, che sommati aquelli del 2021 raggiungono il totale di rispettivamente 1,62 e 1,27 miliardi.Dopo Napoli, anche Torino ha infatti siglato un patto con il governo, con lasperanza che gli aiuti riescano a far emergere le amministrazioni da quellesituazione difficile in cui vivono ormai da tempo.