Riappare lo scostamento di bilancio?

Riappare lo scostamento di bilancio?

Stiamo affrontando una situazione economica sempre più difficile, con recessione in crescita e diverse incertezze, nonostante il Covid che pare affrontare un nuovo calo.

Si riaffaccia anche la tanto discussa questione dello scostamento di bilancio, già ampiamente dibattuta in seguito alla crisi economica del 2008, con il fallimento della Lehman Brothers e il crollo delle borse. Al tempo, si trascinò diventando uno scontro tra il favorevole Silvio Berlusconi (allora al governo per la quarta volta) e Giulio Tremonti (ministro all'economia), contrario soprattutto per contenere la crescita esponenziale del debito. Lo scontro portò alla caduta del governo, ma gli economisti sono stati sempre favorevoli alla posizione di Tremonti, che ben fece ad insistere sul rigore di bilancio.

Oggi, il Primo Ministro Mario Draghi sui trova davanti alla stessa possibilità con altrettanti dubbi di quanti ne sorsero in passato sulla questione scostamento di bilancio. Il caro bollette gravante sulle famiglie italiane ha portato di nuovo qualcuno a chiedersi se lo scostamento di bilancio non possa essere la soluzione, ma Draghi sembra di nuovo convinto del contrario (forse con ben in mente gli eventi del recente passato), ed ha dichiarato un categorico "sì ai nuovi interventi per far fronte alla crescita tariffaria, ma no allo scostamento di bilancio". Le voci discordanti fanno notare come l'inflazione stia già subendo una forte impennata e che la situazione (portata proprio dall'escalation tariffaria delle bollette), seppur simile, non è certa la stessa di quella passata, ma presenta punti molto più critici, soprattutto a causa dell'emergenza sanitaria perdurante, con il Covid e le sue pericolose fluttuazioni al ribasso e al rialzo.

Insomma, anche se la situazione che Mario Monti si ritrovò da gestire ed arginare, non era affatto rosea, risultava migliore di quella odierna, a cui si aggiungono anche preoccupanti scenari causati dalla guerra tra Russia e Ucraina. Rimane quindi da sperare che il Primo Ministro Draghi sia proprio quel "migliore", di cui molto si è discusso.

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