Nuovo contratto per i dirigenti pubblici: in arrivo 558 euro in più al mese per oltre 6.000 professionisti

Nuovo contratto per i dirigenti pubblici: in arrivo 558 euro in più al mese per oltre 6.000 professionisti

È stato siglato l’accordo che rinnova il #contratto collettivo nazionale 2022-2024 per i dirigenti delle Funzioni Centrali dello Stato. Un’intesa importante che coinvolge oltre 6.000 dirigenti e professionisti della pubblica amministrazione, tra cui i vertici degli enti pubblici non #economici, delle agenzie fiscali, dell’ENAC e i medici del Ministero della Salute.

L’accordo prevede un #aumento medio in #bustapaga di 558 euro mensili per tredici mensilità, con decorrenza dal 1° gennaio 2024. Per la prima fascia dirigenziale l’incremento arriva fino a 980 euro, mentre per la seconda fascia si attesta sui 545 euro. È previsto anche un arretrato medio fino a ottobre 2025 pari a circa 9.400 euro, un recupero che rafforza l’impatto economico del rinnovo.

Il contratto è stato approvato con un’adesione dell’82% delle sigle sindacali, un risultato che il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha definito “un segnale di maturità e responsabilità”, sottolineando la soddisfazione per un passaggio cruciale che apre la strada al prossimo rinnovo contrattuale 2025-2027.

Tra le novità qualitative del contratto non ci sono solo gli aumenti salariali. Il documento introduce infatti misure per la conciliazione tra vita privata e lavoro, rafforzamento del welfare integrativo (con attenzione a sanità, istruzione e cultura), formazione continua e l’istituzione di un nuovo organismo per l’innovazione, con l’obiettivo di promuovere il confronto e l’evoluzione della macchina pubblica.

Anche sul piano delle indennità e dei premi di risultato, il contratto segna alcuni aggiornamenti importanti:

Aumento del 15% della retribuzione di risultato per chi opera in strutture organizzative complesse.

Revisione dei premi di performance eccellenti, con una riduzione delle maggiorazioni per garantire maggiore equità.

Allineamento delle indennità di trasferta dei professionisti degli enti pubblici non economici a quelle dei dirigenti.

Incremento del 20% dell’indennità oraria di trasferta per i professionisti dell’ENAC.

A livello tecnico, gli incrementi variano tra i diversi settori:

Per i professionisti degli enti pubblici non economici, gli aumenti tabellari vanno da 222 a 235 euro mensili.

Per i medici del Ministero della Salute, da 137 a 240 euro al mese.

Per i dirigenti dei ministeri e delle agenzie fiscali, i fondi per retribuzioni di posizione e risultato crescono di oltre il 4% per la prima fascia e tra il 3% e il 3,4% per la seconda fascia.

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha sottolineato che si tratta di un risultato che «riconosce concretamente il ruolo strategico della dirigenza e dei professionisti delle amministrazioni centrali», mentre i sindacati, pur con alcune riserve ancora aperte (come quella della UIL), si dichiarano nel complesso soddisfatti.

Secondo la Cisl Fp, il contratto rappresenta un passo importante per sostenere chi guida le strutture pubbliche del Paese, in un momento in cui efficienza, innovazione e qualità della gestione amministrativa sono più cruciali che mai.

Con questo rinnovo, si chiude così un capitolo fondamentale del triennio contrattuale 2022-2024, lasciando spazio ora alle sfide della nuova stagione contrattuale per il triennio 2025-2027.

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