Messa in sicurezza del territorio: fondi ai Comuni per le opere medie 2026-2028, domande entro settembre
I #Comuni italiani hanno una nuova, importante occasione per accedere a risorse destinate alla tutela e valorizzazione del proprio territorio: è stato infatti pubblicato sul sito del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno il comunicato che definisce le modalità operative per presentare le istanze di #contributo legate alle cosiddette #operemedie di #messainsicurezza. Parliamo di una misura che guarda al futuro prossimo, in quanto riguarda gli interventi pianificabili per le annualità 2026, 2027 e 2028, ma che richiede fin da subito l’attenzione delle amministrazioni comunali interessate, le quali dovranno attivarsi entro un termine preciso e non prorogabile: le ore 23:59 del 15 settembre 2025. Dopo tale scadenza, non sarà più possibile partecipare al bando e ogni richiesta presentata fuori tempo massimo sarà considerata decaduta.
La domanda dovrà essere trasmessa esclusivamente per via telematica, attraverso gli strumenti indicati dal Ministero, e indirizzata alla Direzione Centrale per la Finanza Locale. Non sono previste altre modalità di invio, per cui ogni Comune dovrà dotarsi per tempo di tutto il necessario per rispettare le indicazioni tecniche e formali previste. L’attenzione alla procedura non è un dettaglio, ma un elemento centrale per poter accedere a risorse economiche che possono fare davvero la differenza in termini di sicurezza, sostenibilità e qualità della vita nei contesti urbani e rurali.
I contributi previsti dal bando si inseriscono nel quadro normativo definito dall’articolo 1, comma 139, della legge n. 145 del 2018, e possono essere richiesti per una serie di interventi fondamentali per il benessere collettivo e la resilienza dei territori. In particolare, rientrano tra le tipologie ammissibili le opere per la messa in sicurezza del territorio soggetto a rischio idrogeologico — un tema quanto mai attuale alla luce degli eventi estremi che colpiscono con sempre maggiore frequenza il nostro Paese —, la manutenzione straordinaria e il consolidamento di infrastrutture strategiche come strade, ponti e viadotti, spesso segnati dal tempo e dalla mancanza di investimenti, nonché l’adeguamento e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. Per quest’ultimo ambito, sarà data priorità agli interventi sugli edifici scolastici, riconosciuti come luoghi essenziali per la formazione e la crescita delle giovani generazioni, ma anche come spazi da rendere sempre più sicuri, accoglienti e sostenibili.
Il comunicato pubblicato online fa seguito al Decreto del Ministero dell’Interno del 15 luglio 2025, il quale è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ma è già disponibile per la consultazione sul sito della Finanza Locale. Si tratta di un passaggio tecnico ma fondamentale, che anticipa la piena operatività del provvedimento e consente agli enti locali di organizzarsi per tempo.
L’invito, dunque, è chiaro: i Comuni sono chiamati a cogliere questa opportunità per pianificare #investimenti intelligenti e lungimiranti, capaci di incidere positivamente sulla vivibilità dei territori, prevenire i rischi, ridurre l’impatto ambientale degli edifici pubblici e migliorare la qualità delle infrastrutture. In un contesto in cui i cambiamenti climatici, l’usura delle reti viarie e il fabbisogno energetico rappresentano sfide sempre più complesse, poter contare su strumenti concreti per agire sul territorio non è soltanto una possibilità, ma una responsabilità. Le risorse ci sono, ora tocca agli enti locali dimostrare visione e capacità progettuale.