Le nuove regole del gioco: il decreto 81/2025 e la svolta nella giustizia tributaria

Le nuove regole del gioco: il decreto 81/2025 e la svolta nella giustizia tributaria

L’estate 2025 si apre con una novità importante per gli enti locali e per tutti gli operatori coinvolti nel #contenziosotributario. È entrato in vigore il #decretolegislativo n. 81 del 12 giugno, che ritocca diversi provvedimenti chiave della recente #riforma fiscale (legge 111/2023), portando con sé un’ondata di aggiornamenti che non passano inosservati.

Il cuore delle modifiche riguarda tre ambiti ben precisi: il processo tributario, il sistema delle sanzioni amministrative non penali e le regole sull’accertamento con adesione. Ma cosa cambia davvero per comuni, enti impositori e contribuenti?

Nel campo del #processo #tributario, il nuovo decreto interviene su un tema sempre più centrale: la #digitalizzazione. Dal 1° gennaio 2026, infatti, chi deposita documenti cartacei in forma digitale dovrà necessariamente accompagnarli con una dichiarazione di conformità firmata dal difensore. In mancanza, quei documenti verranno semplicemente ignorati dal giudice. Un passo deciso verso il processo interamente telematico, che punta a ridurre il margine di errore (e di confusione) nella gestione degli atti.

Altra novità: è stato chiarito che il rimborso spettante al contribuente, dopo una sentenza favorevole, scatta trascorsi 90 giorni dalla notificazione, sia essa di primo o di secondo grado. Inoltre, nel giudizio di ottemperanza – quello che serve ad obbligare l’amministrazione a eseguire una sentenza – sarà possibile mettere in mora anche via PEC. Una piccola rivoluzione di efficienza, in linea con l’obiettivo dichiarato della riforma: semplificare e accelerare.

Si modifica anche il rito in aula. La lettura del dispositivo della sentenza da parte della Corte di giustizia tributaria potrà avvenire immediatamente dopo la camera di consiglio, oppure essere depositata e comunicata entro sette giorni. Anche qui, l’obiettivo è una giustizia più rapida e ordinata.

Sul fronte sanzioni tributarie, si torna a parlare di autotutela. Con un’interpretazione favorevole al contribuente, il decreto stabilisce che le sanzioni possono essere ridotte anche nei casi di autotutela parziale avvenuta prima dell’entrata in vigore delle nuove norme del 1° settembre 2024. In altre parole, il beneficio viene “salvato” e reso retroattivo, evitando vuoti normativi. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 21/E del novembre 2024, aveva già anticipato questa lettura, e ora la norma la conferma nero su bianco.

Non solo: per la prima volta si ammette che la definizione agevolata delle sanzioni possa avvenire anche se l’atto fiscale è ormai definitivo, a patto che il contribuente abbia presentato l’istanza di autotutela prima della scadenza dei termini per il ricorso. Una modifica che premia i contribuenti proattivi e che punta a incentivare la collaborazione tra fisco e cittadini.

Infine, arrivano precisazioni importanti in materia di accertamento con adesione. Una volta che il contribuente ha avviato questo procedimento dopo accessi o verifiche, non potrà più farlo nuovamente una volta ricevuto l’avviso di accertamento. È una stretta che mira a evitare sovrapposizioni e duplicazioni, rendendo la procedura più chiara e lineare. Resta però salva la possibilità di attivare l’accertamento con adesione dopo l’avviso, se lo schema di atto era stato notificato ma il contribuente non aveva ancora fatto alcuna richiesta.

Un altro intervento tecnico riguarda infine il cosiddetto “ravvedimento parziale”, valido solo per i tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate, che viene ora coordinato con le nuove forme di contraddittorio introdotte dal decreto 87/2024.

In sintesi, il Dlgs 81/2025 non è un semplice ritocco, ma un tassello strategico nella costruzione di un sistema tributario più digitale, coerente e collaborativo. Un cambiamento che coinvolge da vicino i comuni e le amministrazioni locali, chiamati a mettersi al passo con le nuove regole, ma anche una promessa – almeno sulla carta – di maggiore certezza e snellezza per i contribuenti.

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