Nascono 3mila centri di facilitazione digitale in 21 Regioni e Province Autonome

Nascono 3mila centri di facilitazione digitale in 21 Regioni e Province Autonome

E' partito un nuovo progetto dedicato alla digitalizzazione e all'inclusione digitale dei cittadini. Si tratta della Rete Nazionale dei Punti di Facilitazione, un'iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, con l'obiettivo ambizioso di coinvolgere almeno 2 milioni di cittadini entro il 2026.

La Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il contesto in cui questo progetto prende vita. L'obiettivo è quello di colmare il divario digitale culturale che ancora separa l'Italia dalla media europea, dove solo il 46% della popolazione possiede competenze digitali di base, rispetto al 54% della media dell'Unione Europea.

La firma dei Piani operativi da parte di tutte le Regioni ha dato il via libera a questa iniziativa. Ora, enti locali, organizzazioni del terzo settore e comuni saranno coinvolti tramite bandi regionali, sostenuti dalle in-house, per aprire Punti di facilitazione in tutto il paese.

L'investimento previsto per questo progetto è di 135 milioni di euro, che verranno utilizzati per realizzare 3.000 Punti di facilitazione digitale. L'obiettivo è di aumentare le competenze digitali dei cittadini, in modo che possano utilizzare le nuove tecnologie in modo consapevole, responsabile e autonomo, garantendo un pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva e promuovendo l'uso dei servizi online.

I mediatori digitali, formati dai facilitatori presenti presso i Punti di facilitazione, avranno il compito di aiutare i cittadini ad accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, come l'App IO, la piattaforma PagoPA, l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e il Fascicolo sanitario elettronico. Ma non solo: i cittadini riceveranno anche supporto per altre attività, come la compilazione della dichiarazione dei redditi precompilata, l'acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale e l'accesso ai servizi previdenziali e assistenziali.

Per garantire che i mediatori digitali siano preparati per questo ruolo, il Dipartimento ha previsto specifici percorsi formativi. Questi aiuteranno i mediatori a sviluppare le competenze necessarie per fornire un supporto adeguato ai cittadini.

L'obiettivo ambizioso di questo progetto è quello di migliorare le competenze digitali di base di almeno 2 milioni di cittadini entro il 2026. In questo modo, l'Italia potrà avvicinarsi alla media europea, superando il divario digitale che ancora la separa dagli altri paesi dell'Unione Europea. Con questo progetto, la digitalizzazione diventa un'opportunità per tutti i cittadini italiani, garantendo un accesso più ampio e inclusivo alle nuove tecnologie e ai servizi digitali.

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