Le liste elettorali di un comune su due sono ancora cartacee

Le liste elettorali di un comune su due sono ancora cartacee

La sostituzione delle liste elettorali cartacee con quelle in formato elettronico è uno degli obiettivi prioritari del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali - Direzione centrale per i Servizi elettorali ( Dait).

Ad oggi, nonostante la Circolare Dait n. 21 del 24 febbraio 2023, hanno dematerializzato questo processo solo 825 enti su 4.764 e solo metà dei comuni italiani (3.965). 

Nonostante gli appelli del Ministero, persino le grandi città (Roma, Milano, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Venezia, Trieste, Perugia, Trento ed Aosta), tardano ad adeguarsi. 

Se i comuni italiani trovano difficoltà nell'attuare questo cambiamento, difficile immaginare un passaggio al voto elettronico nel breve termine. La Commissione UE ha stabilito che entro il 2030 tutti gli Stati membri dovranno garantire la completa accessibilità della vita democratica e dei servizi pubblici online, compreso il voto elettronico. 

La sperimentazione del voto digitale è stata limitata in Italia. Nel 2017, in occasione del referendum regionale sul regionalismo differenziato veneto-lombardo, furono utilizzate le "voting machine", dispositivi simili ai tablet, per esprimere le preferenze all'interno delle cabine elettorali. 

I limiti della sperimentazione:

  • dispositivi presenti solo nei seggi elettorali;
  • non era possibile votare a distanza.

L'elezione dei Comitati degli italiani all'estero del dicembre 2021 è stata l'unica sperimentazione di voto a distanza in Italia, accedendo al voto con Spid di secondo livello.

Eppure i vantaggi economici, ambientali e organizzativi correlati all'adozione della dematerializzazione sono molteplici:

  • snellimento delle operazioni di aggiornamento del corpo elettorale;
  • semplificazione delle attività degli Uffici elettorali comunali e delle Commissioni e Sottocommissioni elettorali circondariali;
  • riduzione dei costi di gestione (quali quelli relativi al materiale di stampa);
  • maggiore rapidità e sicurezza nell'espletamento delle operazioni di voto.

In più permetterebbe una partecipazione più inclusiva alla vita democratica del Paese, allargandola agli elettori con problemi di mobilità e/o lontano dal proprio comune di residenza nel periodo elettorale.


 

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