Per i piccoli Comuni 30 milioni l'anno

Per i piccoli Comuni 30 milioni l'anno

Le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato hanno approvato un emendamento del Governo al Decreto Legge 198/2022, conosciuto come "Milleproroghe", che consente ai Comuni fino a 5.000 abitanti di mantenere la figura del segretario comunale per un massimo di 24 mesi. Questo vale anche per i segretari con titoli superiori in altre sedi. La norma aiuta i Comuni più piccoli, fornendo loro una figura professionale essenziale per l'attività amministrativa, soprattutto per la realizzazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha evidenziato che "il PNRR è un'opportunità unica per il nostro Paese. Dobbiamo lavorare tutti insieme per creare le condizioni che rendano possibile attuare efficacemente i progetti finanziati e utilizzare al meglio le ingenti risorse disponibili". L'emendamento approvato si muove in questa direzione, consentendo ai Comuni di piccole dimensioni di avere figure altamente qualificate che potranno fornire un prezioso contributo per realizzare importanti progetti di rilancio e sviluppo economico e sociale dei territori. Questo strumento si aggiunge all'impegno già portato avanti dal Ministero dell'Interno per sostenere tutti gli Enti locali, sia con specifici interventi normativi sia con altre iniziative che hanno permesso negli ultimi mesi di incrementare gli organici dei segretari comunali.

Il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha commentato che con questo emendamento si va incontro alle esigenze delle piccole realtà territoriali, che spesso hanno difficoltà a reperire figure altamente specializzate che non sono presenti nei loro organici. L'attenzione ai territori si aggiunge all'intervento già inserito in Legge di Bilancio che autorizza per la dotazione dei segretari comunali l'accesso a un fondo di 30 milioni di euro all'anno fino al 2026. Questo è un altro importante tassello per rafforzare la capacità amministrativa e progettuale di questi enti, dato che il 70% delle risorse del PNRR impatta sulle realtà territoriali. Con questo provvedimento si fa un ulteriore passo avanti per fornire loro gli strumenti necessari per raggiungere gli obiettivi assegnati.

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