Le Case delle Tecnologie Emergenti in Italia

Le Case delle Tecnologie Emergenti in Italia

Il 13 aprile 2019, il Ministero dello Sviluppo Economico annunciò un progetto chiamato "Casa delle tecnologie emergenti" per riqualificare un edificio a Torino e creare un incubatore diffuso sulla città per il 5G, il cloud e la ciber security. Tuttavia, il progetto è cambiato nel tempo e solo nel 2020 ha preso forma con un finanziamento di 25 milioni di euro. Il Mise ha pubblicato la graduatoria con l’elenco dei progetti presentati dalle varie città e quelli ammessi al finanziamento. Sono nove le città che hanno presentato un progetto per la Casa delle Tecnologie Emergenti e sono stati ammessi al finanziamento solo i primi cinque progetti classificati per sei città italiane: Matera, Torino, Roma, Bari, Prato e L'Aquila. Questa iniziativa è parte del Programma di supporto alle tecnologie emergenti che finanzia centri di trasferimento tecnologico per sostenere progetti di ricerca e sperimentazione delle PMI e delle start-up con l'utilizzo di Blockchain, Internet of Things e intelligenza artificiale. Il programma ha come obiettivo quello di offrire spazi fisici per le PMI e le start-up in cui sviluppare tecnologie innovative e aumentare la competitività dei territori.

MATERA:
La città di Matera in Italia diventerà un laboratorio per le tecnologie emergenti come Intelligenza Artificiale, Blockchain, Internet of Things e 5G. La "Casa delle tecnologie emergenti" finanziata con 15 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico mira a trasformare Matera in un centro di riferimento internazionale per l'applicazione delle tecnologie innovative in ambito urbano. Le attività della CteMt sono iniziate presso l'hub tecnologico di San Rocco e saranno connesse ai nodi tecnologici in città per incoraggiare la creazione di nuove competenze e lo sviluppo di servizi e progetti innovativi.

TORINO:
"Cte Next" è il progetto di Torino per creare un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti, con una particolare attenzione alla mobilità intelligente, all'industria 4.0 e ai servizi urbani innovativi. Il progetto è finanziato in parte dal governo con 14 milioni di euro e in parte da partner come Politecnico di Torino, Università di Torino e TIM, e mira a creare un ambiente attrattivo per le start-up e le PMI. I temi principali su cui si concentrerà Cte Next sono: Smart Road, Urban Air Mobility, Industry 4.0 e Innovative Urban Services. Il nodo centrale del progetto sarà il CSI Piemonte, dove verranno condotte sperimentazioni su intelligenza artificiale e blockchain.

ROMA:
Roma Open Lab è la Casa delle Tecnologie Emergenti a Roma, il primo living lab permanente. Il progetto è finanziato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e da partner industriali, e promosso dall'Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro. Roma è una delle cinque città italiane che si è aggiudicata il bando del Ministero per incentivare l'innovazione tecnologica. Roma Open Lab è uno spazio fisico aperto alla città e ai cittadini dove sviluppare e condividere idee e sperimentare nuove tecnologie. L'obiettivo è creare un modello di "Startup City" con un ecosistema e un partenariato pubblico-privato. La Casa delle Tecnologie Emergenti coprirà argomenti come IoT, blockchain e AI e sarà applicata ai dati e ai contesti reali della città. L'area ha una superficie di 805 mq e si trova presso l'hub della Stazione Tiburtina in un'area in profonda trasformazione.

BARI:
Il progetto "Bari Open Innovation Hub" mira a rendere Bari un riferimento e un laboratorio a cielo aperto sul tema della guida autonoma (di veicoli terrestri e aerei) utilizzando tecnologie di Intelligenza Artificiale e IOT. Il progetto prevede la realizzazione di dimostratori di innovazione che mostreranno le potenzialità delle nuove tecnologie all'interno delle Smart Cities e dell'Industry 4.0. Il progetto coinvolge il Comune di Bari, diverse università, enti pubblici e aziende tecnologiche. Il progetto si estenderà su tre poli: ex Manifattura Tabacchi, l'Area di Sviluppo Industriale e la Fiera del Levante. Il progetto è parte di una strategia più ampia per l'innovazione e la trasformazione digitale della città e mira a incrementare la capacità di enti pubblici e imprese di produrre innovazione, esplorare nuovi business e creare nuova imprenditorialità.

PRATO:
Il PRato Industrial SMart Accelerator (PRISMA) è una Casa delle Tecnologie Emergenti finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dal Comune di Prato in collaborazione con il Polo Universitario Città di Prato, l'Università di Firenze, il CNR, Next Technology Tecnotessile, StartupItalia, Sviluppo Toscana e Estracom. Il progetto mira a creare una nuova infrastruttura di trasferimento tecnologico per le tecnologie emergenti nel settore tessile-moda, per aumentare la competitività e l'efficienza del Made in Italy, e per creare nuove imprese e posti di lavoro qualificati. La Casa delle Tecnologie Emergenti avrà due sedi, una in via Pistoiese e l'altra in via Galcianese. La prima ospiterà l'area start-up e i laboratori di ricerca, mentre la seconda sarà dedicata alla divulgazione delle tecnologie e alla dimostrazione delle soluzioni sviluppate. Estracom fornirà servizi di connettività in fibra ottica per la rete PRISMA.

L'AQUILA:
Il Comune dell'Aquila ha ottenuto un finanziamento di 4 milioni di euro per il progetto "Casa Intelligente delle tecnologie per la sicurezza - L'Aquila" (Sicura), che verrà messo in campo con la collaborazione di università, istituti di ricerca, e aziende. Il progetto mira a creare un centro di supporto all'innovazione che utilizzerà tecnologie di alto livello come IoT, intelligenza artificiale e cyber security per migliorare la sicurezza delle infrastrutture, dell'ambiente e delle città. La "Casa" avrà due sedi, una di rappresentanza nel centro storico e una operativa al Tecnopolo. Il progetto sosterrà le piccole e medie imprese locali, conducendo analisi dei loro bisogni e avviando progetti di ricerca in collaborazione con esse. Questo dovrebbe portare a opportunità di sviluppo e creazione di lavoro per le PMI.

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