Il Bilancio partecipativo, come si coinvolgono i cittadini

Il Bilancio partecipativo, come si coinvolgono i cittadini

Uno strumento utile per coinvolgere il cittadino nelle politiche pubbliche locali è il “Bilancio partecipativo”, e nello specifico il bilancio preventivo, ovvero la previsione di spesa e investimenti che sono stati pianificati dall'amministrazione.

Possiamo definire il Bilancio partecipativo uno strumento di sostegno alla predisposizione del Bilancio, atto a instaurare un momento di ascolto verso i cittadini che possono comunicare le loro necessità, i loro bisogni e portare all'attenzione dell'amministrazione le problematiche locali, in modo da permettere di valutare l'inserimento di spese specifiche nel bilancio e indirizzare le scelte su interventi pubblici che assecondino le volontà della popolazione.

Oltre a questo, il Bilancio partecipativo, è anche strumento di rendicontazione sociale, visto che prevede momenti specifici di informazione dedicata ai cittadini e presentazione di materiale riguardante l'operato del Comune, compreso un focus sugli investimenti fatti e su quelli che sono in previsione.

Il Bilancio partecipativo diventa un esempio pratico di democrazia diretta e partecipata, un percorso utile a costruire un rapporto diretto tra classe politica locale e cittadino, per riavvicinare l'elettorato al governo del territorio. Gli investimenti pubblici vengono spiegati e ridistribuiti secondo una logica di bisogno primario, creando un ponte tra democrazia diretta e di rappresentanza.

Gli obiettivi del Bilancio partecipativo sono diversi: incentivare il confronto con la cittadinanza, rispondere in modo diretto ed efficace alle necessità dei cittadini, coinvolgere i cittadini nella gestione pubblica attraverso la democrazia diretta, rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni.

Vi sono diversi modelli di Bilancio partecipativo che coinvolgono i cittadini per gradi differenti; si possono organizzare momenti di confronto, utili per raccogliere proposte e necessità delle persone e sulla base di questi decidere l'impiego di parte delle risorse messe a bilancio per soddisfare i bisogni emersi, oppure è possibile prevedere una partecipazione più diretta del cittadino, che attraverso strumenti adeguati è chiamato a decidere su come investire una quota di bilancio che l'ente mette a disposizione.

In entrambi i casi le risorse messe a disposizione del cittadino non riguardano l'intero bilancio, bensì una parte, ovvero uno o più capitoli di spesa che interessano direttamente la cittadinanza, come ad esempio politiche sociali e culturali, trasporti locali ecc.

E' anche possibile prevedere un Bilancio partecipativo diretto ad un target ben definito o a un gruppo particolare di cittadini. Un esempio concreto può essere rappresentato dalla scelta di coinvolgere giovani under 35 e destinare loro una cifra dalle risorse Comunali.

Oltre al target di riferimento, il Bilancio partecipativo può essere impostato anche con diversi livelli di coinvolgimento:

- vengono istituiti appositi momenti dedicati per informare il cittadino sui contenuti del bilancio e viene aperta una consultazione

- i cittadini vengono invitati a votare alcuni interventi o progetti che l'amministrazione ha individuato come possibili da inserire in bilancio

- i cittadini sono chiamati a fare proposte concerete di cui poi l'amministrazione ne terrà conto

- viene ritagliata una cifra dal bilancio e messa a disposizione per un target specifico della popolazione

Il Bilancio partecipativo è oggi sempre più diffuso e viene utilizzato da un numero crescente Comuni che desiderano avvicinarsi alla popolazione e renderla consapevole, anche se il pericolo che può presentarsi nell’utilizzo di questo prezioso strumento è la mancata attuazione delle proposte raccolte e il conseguente malcontento della popolazione.

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