E-Goverment: fondamentale supportare gli enti locali per consolidare la cybersecurity

E-Goverment: fondamentale supportare gli enti locali per consolidare la cybersecurity

La cybersecurity è uno dei punti fondamentali per rendere valida e solida la digitalizzazione dei servizi della Pubblica Amministrazione, in espansione anche grazie al supporto da parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I sistemi IT dei soggetti pubblici hanno ricevuto l'80% dei cyber attacchi degli ultimi due anni, per i quali si è registrato un aumento complessivo del 20%. Risulta ovvia quindi la necessità di sviluppare o rafforzare le competenze in tema di sicurezza informatica tra i membri delle PA, organizzando magari un'unica linea guida di riferimento.

Durante la tavola rotonda "Il ruolo dei territori nelle nuove sfide della cybersecurity", l'assessore al Bilancio e Enti Locali, Regione Marche, Guido Castelli, ha affermato: ”È fondamentale definire al più presto delle linee guida uniformi a livello nazionale sugli standard di sicurezza cibernetica che tutte le PA centrali e locali devono rispettare. Occorre allocare risorse per la costituzione di un team di eccellenza a livello centrale in ACN, al quale le regioni possano contribuire con le proprie competenze, per operare un assessment dei livelli di rischio dei sistemi regionali e immediati interventi laddove necessario in collaborazione con le Regioni stesse." Questo per quando riguarda il periodo presente, mentre per il medio-lungo termine si dovrà parlare della formazione di specifiche figure professionali, in grado di difendere il patrimonio informatico della PA.

La sicurezza informatica è una priorità per tutte le Pubbliche Amministrazioni, così come per le imprese e i singoli cittadini. In un mondo che si accentra sempre più sull'immediato scambio di dati (personali e non) per ogni tipo di servizio, non esclusi quelli fondamentali per la vita del cittadino, tenerli al sicuro è importante e doveroso.

Per quanto riguarda gli enti pubblici, "Le Regioni si propongono come nodo locale di una rete nazionale di sicurezza e, sebbene gli investimenti previsti nel PNRR a favore degli enti locali non siano ingenti, vanno nella direzione di rafforzare il perimetro nazionale", come ha spiegato il Coordinatore Commissione Innovazione tecnologica e Digitalizzazione, Conferenza delle Regioni, Michele Fioroni, che ha anche ammesso che " Occorre fare di più. Indispensabile incentivare la potenza di calcolo e le difese infrastrutturali ma, in particolar modo, serve un grande piano strutturato sulle competenze che miri da un lato a potenziare e a formare alte professionalità specifiche e dall’altro che consenta di investire nella formazione continua del personale impiegato nelle Pubbliche Amministrazioni".

Ci sono diversi ostacoli che impediscono la creazione di una rete di cybersicurezza omogenea sul territorio, ma è verso quella che si devono impiegare sforzi e risorse, cosa possibile grazie ai fondi del PNRR. Con progetti e finanziamenti mirati si possono gettare le basi per quella linea univoca e complessiva necessaria, che dovrebbe avere al suo interno anche territori ed enti locali. La trasformazione digitale è iniziata e dovrà trovare concretezza nel minor tempo possibile, ed è proprio per non farsi cogliere impreparati o vanificare gli avanzamenti fatti in materia, che la cybersecurity deve restare un tema centrale.

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