La Uif sollecita per porre attenzione alla prevenzione dei fenomeni di antiriciclaggio

La Uif sollecita per porre attenzione alla prevenzione dei fenomeni di antiriciclaggio

Agli inizi di maggio l'Unità di Informazione Finanziaria (Uif) per l'Italia è tornata a ribadire, come aveva già fatto nei mesi precedenti, l'importanza di prestare attenzione ai fenomeni di criminali finanziaria che possono sorgere con le varie attivazioni del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), stabilito per contrastare gli effetti deleteri della pandemia sul nostro sistema economico. Di nuovo viene sollecitata la collaborazione tra i vari enti e operatori coinvolti, in particolare quelli incaricati di rilevare e segnalare potenziali azioni sospette, tramite il riscontro di elementi rivelatori di possibili condotte funzionali al riciclaggio, oltre a potenziali utilizzi non consoni delle risorse a sostegno e comportamenti ritenibili svianti.

Gli obiettivi del PNRR sono ben definiti, e per raggiungerli bisogna scongiurare infiltrazioni criminali, che mirino a mettere le mani sulle ingenti risorse pubbliche a disposizione, furto ai danni del cittadino e della società tutta. Da cui la necessità di controllo e prevenzione. Il sistema prevede che siano i Ministeri, le Amministrazioni centrali e le strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri i titolari della realizzazione degli investimenti delle riforme legate al PNRR, però la gestione concreata dei progetti ad esso legati sono affidati a Regioni e Comuni e alle società partecipate ad essi legate, per quanto riguarda il sostegno tecnico-operativo. La Pubblica Amministrazione rientra nell'ambito dei soggetti impegnati a contrastare con il fenomeno del riciclaggio, tanto che con l'articolo 10, DL 231/2007 si spiegano procedure e procedimenti, che in pratica spiegano come la PA sia tenuta ad individuare il soggetto che viene incaricato di passare al vaglio le varie informazioni a disposizione, per poi comunicare alla Uif eventuali comportamenti sospetti.

Il portale Infostat-Uif è la piattaforma a cui il gestore (anche comune nel caso di piccoli Enti Locali o PA di piccole dimensioni) deve iscriversi e che verrà utilizzato per eventuali seguenti interlocuzioni. In questo modo si garantisce massima riservatezza, velocità di comunicazione e la possibilità di ricostruire le motivazioni che hanno portato alle segnalazioni.

Le caratteristiche dei soggetti che hanno una relazione con le PA viene valutato assieme agli elementi ritenuti sospetti, quando si tratta di procedimenti di affidamento, erogazione di contributi e rilascio di autorizzazioni, basandosi anche sugli indicatori di anomalia che il Provvedimento del 23 aprile 2018 della Uif ha esposto e chiarito. Per il PNRR viene richiesta alle Amministrazioni la completa tracciabilità delle operazioni e la tenuta di una apposita codificazione contabile per l’utilizzo delle risorse. Informazioni in materia e atti relativi devono essere conservati tramite supporti informatici, per poi essere resi disponibili, in caso venga richiesto dalle attività di controllo e di audit. Allo stesso gestore deve quindi essere resa accessibile la consultazione delle informazioni e della documentazione relative ai progetti legati al PNRR, oltre alla rendicontazione delle spese degli stessi.

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