721 enti locali titolari di progetti accoglienza Sai

721 enti locali titolari di progetti accoglienza Sai

A gennaio 2022, all'interno della rete del Sistema di accoglienzae integrazione (Sai) il Centro StudiEnti Locali (Csel) ha registrato 851progetti attivati da 721 enti locali.Si parla di 632 sono Comuni, 25 Unioni di Comuni (comprese Comunità montane eUnioni montane di Comuni), 18 Province e 46 altri enti (Aziende socialiconsortili, Ambiti territoriali, Comuni associati, Comunità comprensoriali,Consorzi, Distretti sanitari, Società della salute). Gli 851 progetti sonosuddivisi in 571 ordinari, 239 dedicati ai minori non accompagnati e 41destinati a persone in disabilità o con disagio mentale. Il dossier del Csel haregistrato un totale di posti finanziati è di 35.467.

Il sistema di accoglienza dei migranti italiano si strutturain due livelli: il primo livello èdato dai centri di prima accoglienza e dagli hotspot, il secondo livello include il Saie i Centri di accoglienza straordinaria(Cas) in forma ibrida. Appena giunti in Italia, i migranti vengono accolti dahotspot e centri di prima accoglienza, in cui sono identificati, e con i qualipossono avviare le procedure per chiedere asilo. A questo punto, i titolare diprotezione e i richiedenti asilo passano al secondo livello di accoglienza,ovvero il Sai, e solo quando i posti di quest'ultimo si esauriscono entrano ingioco i Cas.

Ministero dell'Interno e Anci collaborano per coordinare ilSai, all'interno del quale sono presenti anche diversi enti locali che hannodeciso di farne parte e usufruire dei fondi ministeriali, per sviluppareprogetti di accoglienza e integrazione, con l'appoggio fondamentale del Terzosettore. i migranti avranno a disposizione gli alloggi conferiti per sei mesi,in seguito saranno tenuti a trovare in modo autonomo una sistemazione. Il Csel fa presente che sono i comuni piùpiccoli ad essere in maggioranza coinvolti nel Sai, a discapito di quanto sipotrebbe credere.

I dati relativi al2020 rivelano che il 40% dei comuni aveva meno di 5.000 abitanti, mentre unaltro 23% si attestava tra i 5.000 e i 15.000 abitanti. Quindi sono i centriabitati con meno di 15.000 abitanti ad essere titolari del 63% dei progettidedicati, offrendo circa il 39% dei posti (più di 10.000). Per il resto sono icomuni dai 15.000 ai 100.000 abitanti ad offrire il 32% dei posti della rete, einfine i comuni con oltre 100.000 abitanti (38 unità) a coprire circa un quartodell'offerta di posti. Nel 2020, i migranti accolti provenivano per la maggiorparte da Africa sub-sahariania, Asia e Cintura del Mediterraneo e Medio-oriente.Dei 14.000 beneficiari sono usciti dall'accoglienza del 2020, circa metà (il49,4%) è uscita dal Sistema al termine del percorso, mentre il 45% in anticipo.

Riguardo ai Cai,il Csel sottolinea come questi “avrebbero dovuto essere una risposta dicarattere straordinario ma sono diventati tutt’altro, sono gestiti sia da entiprofit che non profit su affidamento delle Prefetture. L’accoglienza ha menogaranzie di qualità rispetto al Sai. I Cas presenti sul territorio italianosono circa 5mila per un totale di 80mila posti disponibili”.

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